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Modulo 2 - SALVARE L'ARTE PER SALVARE L'UOMO
La tutela dei beni culturali come indicatore della qualità dell'ambiente

Liceo scientifico "Marconi" di San Gavino Monreale;
Scuola Media e Scuola Elementare "Istituto comprensivo G.Setzu di Lunamatrona"

Il critico letterario Claude Schmitt, davanti all'imponenza della fortezza di Su Nuraxi di Barumini, nel suo libro Sardegna nel cuore del 1977scrive: "…è certo che a tutte le domande degli specialisti le pietre rispondono con un mutismo inespugnabile. Eppure parlano, anche se in modo diverso. A chi ama la loro granulosa rotondità, dicono: noi aboliamo il tempo […]; attorno a noi i folli fiori di un'estate, i papaveri rossosangue, i cardi viola, le erbacce rigogliose, loro passano, noi restiamo. L'opera degli uomini, quando si iscrive al di fuori dei loro giorni, li prolunga".
Com'è noto la Sardegna è terra di ricchezze e questo ben lo sanno coloro che l'hanno esplorata a fondo. Sono ovviamente ricchezze ambientali e culturali, sullo sfruttamento delle quali c'è un gran parlare. A tal proposito viene in mente è il turismo, forse perché ci siamo assuefatti all'idea che quelle ricchezze siano solo uno strumento per lo sviluppo di un importante settore dell'economia. Che sia giusta o sbagliata questa idea poco importa, certo è che, nel corso del tempo, se questo patrimonio avesse avuto un destino diverso e non fosse stato né accresciuto, né conservato, probabilmente noi, attuali abitanti dell'Isola di Sardegna, non saremmo ciò che siamo.
Il percorso che forma la nostra identità passa anche per il luogo in cui abitiamo: così come curiamo quel luogo, curiamo anche il nostro modo di vivere. E seppure talvolta le apparenze possono ingannare, l'ospite giudica il padrone di casa anche per com'è l'alloggio in cui viene ospitato. Di questo si ha una buona percezione se si leggono, per esempio, i resoconti dei viaggi in Sardegna dall'Ottocento in poi di numerosi forestieri, i quali, attraverso le loro descrizioni, ci aiutano tra l'altro a comprendere quanto la realtà dell'Isola oggi sia cambiata. Tutelare il territorio in cui viviamo con tutti i sui beni ambientali e culturali è pertanto una necessità, non perché il presente ha bisogno di risorse da sfruttare ma per la qualità della nostra stessa vita e di quella delle future generazioni.
Su ischiusorgiu, secondo una diffusa tradizione sarda, è il tesoro nascosto tra i ruderi di antichi insediamenti. Praticamente non esiste paese della Sardegna che, nella propria memoria, non ne possegga almeno uno associato ai resti di architetture preistoriche, o del passato storico. Già questo potrebbe darci la dimensione di quanto sia ricco il nostro patrimonio archeologico e storico-architettonico, anche se la disomogeneità e dispersione dei dati non ci consente di conoscerne la sua esatta entità.
Questo patrimonio, a partire dal 1995, è stato oggetto di indagini mirate a censirne la consistenza da parte dell'Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione. Le diverse campagne di scavo archeologico, di recupero e conservazione hanno permesso una più approfondita conoscenza ed una conseguente valorizzazione di alcuni esempi di questo patrimonio, legandoli con successo a nuove strutture museali. Esistono in proposito casi esemplari, anche nei territori dei paesi che costituiscono il bacino d'utenza del nostro Istituto: Santa Anastasia - Sardara, Genn'e Maria - Villanovaforru; Su Mulinu - Villanovafranca. Rimane il fatto che per molte altre importanti presenze di valore culturale, la sorte è ancora quella di essere ignorate ed abbandonate anche dopo essere state oggetto di ricerca e studio. È il caso per esempio della tomba di giganti di San Cosimo, nel territorio comunale di Gonnosfanadiga, la quale, in seguito a diverse campagne di scavo che ne hanno messo in luce i resti monumentali insieme ad importanti reperti, appare oggi irriconoscibile al visitatore (se mai qualcuno sappia della sua presenza visto che non v'è nulla in quel luogo che la indichi).
In questo contesto, si ritiene una necessità far conoscere ed educare le coscienze dei giovani al rispetto ed alla salvaguardia di quei beni naturali e culturali che concorrono ad identificare un'area geografica ed i suoi abitanti.

» Obiettivi formativi specifici e trasversali

» Articolazione e contenuti del progetto

» Linee metodologiche

Linee guida

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